SuperElycocò 7 anni di Cefalù
ElyCocò vive a Cefalù con la sua mamma, il suo papà e il suo fratellone. E’ sempre stata una bambina giudiziosa e determinata ma soprattutto ha sempre sorriso anche quando stava molto male e a chi le chiedeva "come stai?" lei rispondeva sempre "bene". Ama tantissimo i bambini piccoli, è molto protettiva con loro e ha una passione per le barbie. Ha tanta voglia di vivere Eleonora, è forte lei, più di quanto la mamma stessa potesse immaginare. Non si è mai lamentata neanche quando la malattia l’ha bloccata a letto per 7 mesi e altri 7 in carrozzina. Eleonora stava per compiere 5 anni quando è stata scoperta la sua malattia: Sarcoma di Ewing al femore prossimale sinistro e da piccola bimba spensierata è diventata un supereroe a tutti gli effetti per il suo coraggio, determinazione e maturità. Non ha mai abbandonato il sorriso, convalidando il motto della sua adorata zia Caterina “con il sorriso si può...”, ormai diventato il motto di Elicocò e della sua famiglia per la vita.
Come sei rappresentata?
Come la gallina di Zia Caterina.
Perché hai scelto di essere rappresentata così?
Perché la gallina è stato il portafortuna prestato da Zia dopo il mio intervento e pegno per rivederci ancora.
Che cosa si prova ad essere un supereroe del taxi Milano 25?
Un sentimento d’amore perché mi spinge a guarire.
Che cosa provi quando sei sul taxi Milano 25?
Tanta felicità perché dentro è tutto pieno d’amore.
Ricordi come hai conosciuto Zia Caterina e le prime impressioni?
Antonella, la mamma di ElyCocò se lo ricorda bene quell’incontro e ci dice :” Prima di partire per Firenze per il delicato intervento di Eleonora, un’altra mamma (la mamma di Rossana)
ci parlò di zia Caterina e della sua missione. Così arrivati in ospedale, un pomeriggio sentiamo un tintinnio di campanelli provenire dal corridoio e apparire una coloratissima, bellissima
zia Caterina. All’impatto Eleonora si è mostrata timida ma da dietro le mie spalle osservava tutto ciò che faceva zia. Dopo un po’ zia andò via dicendole “non mi vuoi allora me ne vado
ma se mi chiamerai devi prendermi a parolacce altrimenti non vengo”. Bene, il giorno dopo Eleonora chiamò zia Caterina dicendole solamente ma con insistenza “zia voglio a te”
... e da allora il loro è un legame molto forte e ogni qualvolta si sentono è un ‘esplosione di “ emergenza bacino...emergenza bacino”. Come mamma devo molto a zia Caterina perché mi ha insegnato a non guardare troppo lontano, a riflettere che anche quando tutto sembra devastante, in realtà da un’altra parte c’è chi sta peggio. Ma cosa ancor più importante e che
per me è diventato motto di vita è che “CON IL SORRISO SI PUO’!” Infatti sorridendo si affronta tutto più facilmente perché il sorriso può dire e dare molto... GRAZIE ZIA CATERINA
PER ESSERE ENTRATA NELLE NOSTRE VITE.