SuperMely, 17 anni di Altopascio
E’ figlia unica. Le piace stare con gli amici, ridere e fare tanto shopping. Studia Agraria e spera di guarire al più presto.
Come sei rappresentata?
Sono rappresentata come un elfo verde, con i pattini a rotelle a forma di Milano 25, ho in mano dei nastri colorati che faccio muovere e da questi spuntano dei taxi e indosso un body azzurro.
Perché hai scelto di essere rappresentata così?
Ho scelto quel personaggio perché gli elfi sono le creature che più amo e pensando a cosa avevo scelto mi dava la forza giusta. Ho sempre sognato essere un elfo!
Che cosa si prova ad essere un supereroe del taxi Milano 25?
È fantastico essere un supereroe perché all’improvviso arriva un momento della tua vita che ti sconvolge e non ti aspetti altro che la disperazione invece trovi la carica grazie a Zia Caterina e al suo taxi. Zia Caterina ti aiuta ad andare avanti e ad amare la vita nel bene e nel male.
Che cosa provi quando sei sul taxi Milano 25?
Tantissima gioia e amore, scordo tutta la sofferenza. • Ricordi come hai conosciuto Zia Caterina e le prime impressioni? Il giorno del mio compleanno ero ricoverata al CTO perché mi avevano operato al femore e un’ infermiera mi ha chiesto se volevo conoscerla. Fantastica! E’ stato il più bel regalo di quel compleanno!!!
Quando ti è stata diagnosticata la malattia e quale è stata la tua reazione?
La malattia mi è stata diagnosticata all’età di 14 anni precisamente il 5 dicembre del 2011. I miei genitori non mi dissero nulla, ma io capii subito che qualcosa non andava. Quando tutto mi fu detto io scoppiai a piangere.
Che sogni hai per il futuro?
Guarire al primo posto, poi magari diventare un famoso chirurgo e aiutare chi sta passando quello che ho passato io. Sembra devastante, in realtà da un’altra parte c’è chi sta peggio. Ma cosa ancor più importante e che per me è diventato motto di vita è che “CON IL SORRISO SI PUO’!” Infatti sorridendo si affronta tutto più facilmente, perché il sorriso può dire e dare molto... GRAZIE ZIA CATERINA PER ESSERE ENTRATA NELLE NOSTRE VITE.”